UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CATANIA

                                                FACOLTA’ DI SCIENZE POLITICHE

                                                                                                                          

                                     Consiglio del Corso di Laurea in Scienze Sociologiche

 

                                          Verbale n. 4 dell’adunanza del 29 marzo 2004

 

 

 

Composizione del Consiglio di corso di laurea:

 

Docenti (25)

Presenti: i proff. Paolo Berretta, Andrew Brayley, Anna Cortese, Vittoria Cuturi, Renato D’Amico, Salvo Di Bella, Giuseppa Di Gregorio, Monique Fatta Leanza, Maria Fobert Veutro, Orazio Lanza, Rita Palidda, Rita Pavsic, Carlo Pennisi, Rosalba Perrotta, Daniela Timpanaro, Santa Zanghì.

 

Assenti giustificati:  Rita Cavallaro, Carmelo Ferrauto, Giovanni Gennaro, Daniela Giammanco, Grazia Priulla.  

 

Assenti: Giovanni Belluardo, Emma Finocchiaro, Aldo Nicosia, Venera Tomaselli.

 

Rappresentante del personale amministrativo (1)

Assente: Sebastiano Tamburello

 

Rappresentanti degli studenti (5)

Presenti: Graziella Castro.

 

Assenti giustificati: Salvatore Lo Sauro, Angelo Tozzi.

 

Assenti: Rocco Sciacca, Cinzia Ximenes.

 

 

Ordine del giorno:

 

1)      Piano degli studi anno accademico 2004-05;

2)      Criteri di merito per l’iscrizione agli anni successivo al primo;

3)      Accertamento dei requisiti minimi;

4)      Registrazione elettronica degli esami;

5)      Certificazione di qualità;

6)      Piano degli studi della laurea specialistica;

7)      approvazione del verbale della seduta precedente;

8)      varie ed eventuali.

 

 

La seduta ha inizio alle ore 10.30

 

Sul primo argomento all’ordine del giorno

Vista l’esigenza, sollevata più volte dagli studenti, di non essere sovraccaricati di lavoro (numero di pagg. per programma) più del necessario, e per la quale si raccomanda il mantenimento del carico di studi nell’ambito di una media adeguata, il Consiglio discute la possibilità di modificare ulteriormente il piano di studi approntato per l’a.a. 2004-2005. La proposta avanzata dalla prof.ssa Palidda riguarda la riduzione del numero degli insegnamenti a sette per ciascuno dei tre anni del CdL. Ciò è ottenibile dall’eliminazione degli insegnamenti attuali di tre cfu e dalla loro standardizzazione a sei cfu. Tale modifica prevede l’accorpamento degli insegnamenti di tre crediti facenti parte di uno stesso raggruppamento (SPS08), come Sociologia della cultura e Sociologia dei media ( per i quali si manterrebbe all’interno la divisione per tematiche); o portando a sei crediti gli insegnamenti di Geografia economico-politica e Storia delle dottrine e ponendole in alternativa come materie opzionali.

La proposta solleva delle perplessità da parte di alcuni membri del Consiglio:

la prof.ssa Timpanaro fa notare che, posto il mantenimento della divisione per tematiche all’interno, non è raggruppando gli insegnamenti che si può snellire il carico di lavoro degli studenti o almeno non è così che lo percepirebbero.

Il prof. Di Bella, dal canto suo,  è favorevole a portare a sei cfu il suo insegnamento o. altrimenti, ad eliminarlo dal piano di studi, dal momento che non ritiene sufficienti i 3 cfu allo scopo dell’insegnamento stesso.

Il prof. Pennisi avanza piuttosto la proposta  dei cosiddetti insegnamenti integrati: corsi composti da più discipline afferenti, ai fini di una maggiore multidisciplinarità. In questa chiave, Geografia economico-politica  dovrebbe porsi in collegamento con Sociologia urbana…

 Il prof. D’Amico esorta invece ad una maggiore collaborazione fra colleghi a livello d’integrazioni seminariali.

Si esprime l’opinione conclusiva per cui la possibilità di sperimentare modelli alternativi di insegnamento si potrà porre soprattutto a livello di laurea specialistica.

A conclusione, il Consiglio approva la proposta di standardizzazione degli insegnamenti prospettata e viene informato, inoltre, del fatto che dal prossimo a.a. le Lingue non saranno più valutate come insegnamenti, ma come “abilità linguistiche”. Si tratterà di un anno di sperimentazione, in cui i docenti di lingua avranno il compito di dirigere e verificare i laboratori. Nel caso in cui la sperimentazione fallisse, dall’a.a immediatamente successivo le Lingue saranno considerate come “insegnamenti di sede”.

Si informa infine che è stato tutto predisposto per le attività di  stages/tirocini e per l’autoapprendimento informatico.

Inoltre, per quanto riguarda la prova finale, si raccomanda la disponibilità dei docenti ad assegnare le tesi (si potrà trattare anche di una riflessione sull’attività di stages svolta)  e si stabilisce un tetto massimo di voti pari a sei, come voto finale.      

 

 

Sul secondo argomento all’ordine del giorno

I criteri di merito per l’iscrizione agli anni successivi al primo vengono modificati come segue:

 

 

 

Sul terzo argomento all’ordine del giorno

Alla luce dello stretto rapporto tra acquisizione di risorse e numero di studenti equivalenti (studenti perfettamente in regola con i tempi del corso di studi) e dell’accertata pochezza di questi ultimi all’interno del CdL, si riscontra la necessità di trovare degli strumenti atti a operare una segmentazione degli studenti. La proposta del  Consiglio verte sulla possibilità di servirsi di test d’ingresso finalizzati all’accertamento di requisiti minimi di tipo logico-matematico e  linguistico, tramite i quali potrà essere approntato, per gli studenti non equivalenti, un percorso formativo adeguato. Le opzioni a tale scopo possono essere di due tipi: l’istituzione di un anno aggiuntivo per consentire il completamento degli studi o l’istituzione di corsi paralleli (d’italiano, di statistica…) da frequentare per colmare eventuali deficit formativi. D’altro canto, si può riproporre l’alternativa di base più tradizionale che si riferisce alla distinzione tra studenti frequentanti e non frequentanti.

In generale, gli studenti in tal senso individuati, non equivalenti per definizione, sarebbero decurtati dal computo degli studenti equivalenti potenziali.

Il prof. Berretta si chiede se, stante così le cose, non sarebbe meglio affidarsi al numero chiuso, ma gli si obietta che l’intenzione del CdL è quella di rimanere un corso aperto.

Visto il vincolo delle risorse, in realtà, il Consiglio formalizza un problema di razionalizzazione di domanda e offerta e conferma l’intenzione di trovare una soluzione: si esprime positivamente per l’individuazione di requisiti minimi di base, tramite strumenti di scrematura finalizzati all’approntamento di strumenti adeguati al potenziamento dei deficit formativi riscontrati. Tale è l’orientamento del CdL da esprimere in Commissione didattica di Facoltà.      

 

 

Sul quarto argomento all’ordine del giorno

In merito alla registrazione elettronica degli esami, preso atto, nonostante le perplessità, della sua necessità come unica alternativa alle attuali disfunzioni della Segreteria studenti, il Consiglio si esprime a favore, a condizione che siano approntate delle strutture adeguate e il sistema elettronico sia perfettamente funzionante, includendo anche un sistema di controllo che consenta di non perdere i dati immessi a causa di eventuali problemi di rete.   

 

Sul quinto argomento all’ordine del giorno 

Si comunica che l’Università di Catania dispone di residui finanziari di risorse da distribuire ai corsi che si accreditano come Campus One. Osservato che si tratta di un sistema di valutazione, di un modello di accreditamento generalizzato dei corsi, si chiede la disponibilità del CdL a certificarsi qualitativamente in tal senso.

Si tratterebbe di una sperimentazione di due anni che consentirebbe di disporre di risorse necessarie al funzionamento in modo più  efficiente del CdL stesso (personale di supporto di segreteria) e che, prima o poi, andrà sicuramente a regime per tutti i CdL.

Il Consiglio si esprime a favore di un approfondimento ulteriore della questione.

 

Sul sesto argomento all’ordine del giorno 

Si rimanda al successivo Consiglio.

 

 

Sul settimo argomento all’ordine del giorno 

Si approva il verbale della precedente seduta.

 

 

Sull’ottavo punto all’ordine del giorno

Nulla da discutere.

 

 

Null’altro essendo a deliberare, la seduta è tolta alle 13.10

 

Catania, 29.03.04

 

 

 

La segretaria                                                                                          La  presidente